Una domanda plausibile: Perché proprio dal cibo?
Potrebbe essere una domanda più che legittima da parte di chi ha iniziato a seguirci ora. Perché abbiamo deciso di affrontare un tema così dibattuto come lo sviluppo e il futuro sostenibile proprio dal cibo e dall’alimentazione? Il cibo è ciò che materialmente ci mette in connessione con l’esterno,  attraverso il cibo otteniamo ciò che ci dà l’energia, le risorse per vivere, far funzionare il nostro corpo e mettere in moto le nostre facoltà intellettive.

Il cibo è il veicolo attraverso cui prendiamo contatto con il mondo in maniera diretta e viscerale, volendo essere ancora più sintetici, il cibo è il mondo che entra in noi.
In tutte le religioni il Cibo (o la sua assenza) è il mezzo con cui si entra in contatto con la divinità. In questo momento di cambiamenti profondi nella società occidentale, che sta ristrutturando  profondamente molti dei suoi pilastri fondanti (la crescita economica e lo sviluppo, il consumo indiscriminato e frenetico ,ecc.), sempre più spesso ci si trova a interrogarsi su come intervenire nel quotidiano per cambiare rotta, per costruire uno stile di vita più consapevole del peso delle nostre scelte sulla società, troppo spesso purtroppo caratterizzata  da dinamiche contorte e a volte distruttive.

Sempre più persone si rendono conto che puntare il dito non può essere oggi la soluzione e forse non lo è mai stata.
Tutti abbiamo in mano gli strumenti per intervenire nel nostro quotidiano, anche con piccole scelte, che in molti casi possono veramente fare la differenza. Preoccuparsi se quello che c’è nella mia spesa distrugge l’ambiente in cui vivo,
se mette a rischio la mia salute e quella delle persone a me vicine e se genera sofferenza a persone o animali, non è più una questione velleitaria da filantropi perdigiorno, ma pone effettivamente le basi del mondo in cui vivranno i nostri figli.
Chi sente sulla pelle il tema di un futuro diverso per chi ci seguirà, sente forte al tempo stesso la propria responsabilità nel momento presente.

Sviluppare questo senso di consapevolezza e di urgenza cominciando dalle nostre consuetudini alimentari, crediamo sia un ottimo punto di partenza.
Aumentare la nostra conoscenza su ciò che c’è dietro al cibo che mangiamo rappresenta il primo importante passo di un cammino di crescita e consapevolezza a 360°. Scoprire cosa comporta per l’ambiente, per le persone e per noi stessi scegliere un prodotto piuttosto che un altro significa finalmente diventare soggetti più attivi e consapevoli.

Salus Per cibum vuole essere una palestra in questo senso, un movimento che crede profondamente in questa micro-rivoluzione delle coscienze che parte dal nostro comportamento alimentare. I nostri progetti sono volti alla conoscenza di quello che sta dietro al mondo della produzione alimentare e alla esplorazione dei mondi nascosti di quelle realtà produttive che hanno già avviato questo percorso di crescita e di consapevolezza. Queste realtà  hanno investito le loro energie e le loro risorse in un modello di sviluppo diverso che punta alla qualità attraverso l’amore per il proprio territorio e la propria identità.

Noi abbiamo visto che questa risposta è possibile.
Perché non diffonderla? Perché non incontrarci con tutti quelli che condividono questo modello e che hanno voglia di scendere in profondità su questo terreno?
Il forum di dicembre oltre a porre sul tavolo alcune macrotematiche, legate alla agricoltura, all’ambiente e alle problematiche della produzione alimentare,vuole costituire un laboratorio di iniziative e di idee che si aggreghino intorno ad un punto cardinale:

Cambiare il nostro stile di vita e la nostra prospettiva di crescita attraverso una valorizzazione integrale delle risorse del territorio: economiche, sociali, culturali.
In questo senso le linee guida della qualità SPC saranno adottate per l’avvio di alcuni progetti pilota:

  • Realizzazione di nuovi prodotti alimentari: le materie prime di eccellenza derivanti da produzioni top-quality possono diventare la base per nuove preparazioni alimentari, cibi caratterizzati da un maggiore e più bilanciato apporto nutrizionale, ricchi di sostanze antiossidanti e realizzati con ingredienti non solo naturali, ma anche scientificamente controllati e garantiti.
  • Innovazione dei processi di lavorazione delle derrate: per proteggerne le proprietà intrinseche sia nutrizionali che biomediche quando presenti, attraverso la riduzione del calore e dei procedimenti di lavorazione invasivi,che intervengono a stressare le materie prima deprivandole dei loro principi attivi.
  • Valorizzazione della biodiversità legata alle produzioni animali e vegetali appartenenti al territorio. Il nostro paese è ricchissimo di varietà vegetali e di specie che sono state trascurate dal mercato in quanto agronomicamente o zootecnicamente non convenienti e non sufficientemente produttive, molte di queste specie tuttavia rappresentano un tesoro nascosto sotto il profilo dell’alimentazione, un tesoro che è giusto riscoprire e valorizzare.
  • Attenzione all’impatto sul territorio delle produzioni agricole e industriali e promozione di processi volti alla conservazione delle risorse ed alla loro gestione razionale. Campagne di sensibilizzazione alla razionalizzazione del consumo idrico, della risorsa forestale, e anche al patrimonio faunistico  saranno tutti filoni di attività in cui SPC vuole essere soggetto attivo e propositivo.
  • Promozione di campagne di Etica del lavoro, del territorio e della produzione. Non può realmente esserci sviluppo se questo non interseca questi temi fondamentali, nessun cibo può essere veicolo di salute e benessere se è il risultato della distruzione del suo territorio e se non si traduce in un miglioramento delle condizioni di vita di chi lo consuma, e di lavoro per chi lo produce.

Queste sono solo alcune delle iniziative che verrano intraprese e promosse dal movimento SPC nel corso del suo cammino; ci saranno momenti di accelerazione e di rallentamento come avviene in tutti i processi naturali, ma abbiamo fiducia che il sostegno di quanti sentono profondamente le tematiche dello sviluppo, della innovazione e di una crescita ,che non sia fatta solo di numeri, ma anche e soprattutto di coscienza, ci porterà a conseguire traguardi ora impensabili.